Masseria Messina
suggestiva dimora d’altri tempi

E’ una delle prime masserie costruite sulla Murgia, datata c.a.1560 ed il nucleo originario della struttura rurale risulta edificato dal canonico Tommaso Messina dal quale ha preso il nome. Essa è andata incontro ad alterne vicende: nel 1698 fu acquistata da Ottavio Cattaneo, feudatario di Montescaglioso. In seguito, divenne proprietà prima della famiglia Milano di Ginosa e successivamente dei Giannotta di Montescaglioso. Tra la seconda metà del XVIII ed i primi anni del XIX secolo l’originario edificio rurale si trasformò, con modifiche ed ampliamenti, in una masseria villa.

E’ il momento giusto per investire in agro di Matera, dopo la nomina della Città a Capitale Europea della Cultura 2019.

In particolare Masseria Messina, che dà il nome all’intera contrada murgica, si trova percorrendo la SP Messapica in direzione Ginosa, pochi chilometri prima del confine regionale, sulla sinistra, a pochi metri dalla carregiata che sale verso il Cozzo del Puledro costeggiando il Vallone Malpasso.

Spazi d’appeal
per ambienti funzionali.

Masseria Messina si presenta con planimetria rettangolare, formata da un nucleo originario comprendente un piano terra ed un primo piano. In particolare, al piano terra sono presenti tre vasti ambienti ed un grande cammino che veniva utilizzato per la cucina e per il riscaldamento dei dipendenti, oltre che per la trasformazione di latte in prodotti caseari. Dall’atrio d’ingresso una scalinata, poi, conduce al piano superiore, suddiviso in due ambienti a pianta quadrata ed a una grande sala con volta a botte.

Sul fronte, il portale d’ingresso è arricchito da una cornice merlata sulla quale sporge una caditoia e a poca distanza è ubicata una delle due cisterne del complesso, oltre che l'accesso ad un area un tempo destinata a parco giardino del quale restano tracce idonee per una eventuale ricostruzione.